Lavoro nello stesso posto da anni ma non ho avuto mai un aumento: ora ho capito perché

Hai svolto mansioni superiori per mesi nella tua azienda? Scopri quando scatta la promozione e cosa dice la legge sul riconoscimento del livello.

Molti lavoratori, con il passare degli anni, si trovano a svolgere attività sempre più complesse e di maggiore responsabilità rispetto a quelle inizialmente previste dal loro contratto. Accade molto spesso – purtroppo – che, pur restando formalmente inquadrati nello stesso livello contrattuale, vengano loro affidati incarichi più articolati.

un gruppo di persone che lavarono insieme
Lavoro nello stesso posto da anni ma non ho avuto mai un aumento: ora ho capito perché – grupposenatoforzaitalia.it

A volte, vengono richieste competenze tecniche, gestionali o decisionali superiori a quelle previste. Tuttavia, non sempre questo cambiamento viene riconosciuto a livello formale e retributivo. In questi casi, il lavoratore rischia di vedere sottovalutato il proprio contributo, sia in termini economici che professionali. Anche se questi assumono maggiori responsabilità, che andrebbero, però, compensate con un inquadramento più adeguato. Andiamo a vedere se, in questi casi, esiste un diritto alla promozione.

Le mansioni crescono, ma il livello contrattuale resta fermo? Cosa prevede la legge

Quando un lavoratore svolge mansioni superiori in modo continuativo e non occasionale, ha pieno diritto a veder riconosciuto formalmente il proprio ruolo, attraverso un adeguamento del livello contrattuale e della relativa retribuzione. Si tratta di un principio sancito sia dal Codice Civile che dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, ma purtroppo non tutti ne sono a conoscenza.

un gruppo di persone che lavorano
Le mansioni crescono, ma il livello contrattuale resta fermo? Cosa prevede la legge – grupposenatoforzaitalia.it

Alcuni datori di lavoro, consapevolmente o meno, tendono a trarre vantaggio da questa situazione, lasciando i dipendenti nello stesso livello contrattuale anche quando i compiti svolti giustificherebbero una promozione. Questo comportamento non solo è scorretto, ma può essere contestato legalmente dal lavoratore. Il Codice Civile, all’art. 2103, tutela il lavoratore che svolge mansioni superiori rispetto a quelle per cui è stato assunto. In poche parole, questo articolo dice che se vieni temporaneamente sostituito – ad esempio per coprire un collega in maternità – non si ha diritto alla promozione. Se però svolgi stabilmente mansioni superiori, hai diritto al riconoscimento del livello corrispondente.

La legge non fissa una durata univoca, ma i vari CCNL prevedono tempi minimi, in genere sono 3 mesi consecutivi per il CCNL Commercio e 6 mesi consecutivi per il CCNL Metalmeccanico o Terziario. Dopo questo periodo, l’azienda è obbligata a riconoscere il nuovo livello contrattuale e la relativa retribuzione, anche con effetto retroattivo dalla data di inizio delle nuove mansioni.

Se ritieni di svolgere mansioni superiori, puoi seguire questi passaggi. Per prima cosa verifica il tuo CCNL e i livelli previsti. Poi dovrai confrontare le mansioni previste per il tuo livello attuale con quelle che realmente svolgi. È importante anche raccogliere prove documentali, come e-mail, organigrammi o addirittura incarichi scritti. Scrivi una richiesta formale all’ufficio del personale o al datore di lavoro. E se la richiesta viene ignorata o rifiutata senza giustificazione, puoi rivolgerti a un sindacato o a un legale del lavoro.

Svolgere mansioni superiori senza un riconoscimento formale è una situazione più comune di quanto si pensi, ma anche potenzialmente ingiusta. Conoscere le regole previste dalla legge e dal proprio contratto collettivo è fondamentale per far valere i propri diritti e agire per ottenere ciò che legittimamente spetta.

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