Scopriamo insieme tutti i francobolli più rari e costosi: i loro valori, gli errori di stampa e tutte le curiosità.
Collezionare francobolli, per molti, è solo un hobby del passato. Eppure, in alcuni casi, potrebbe celarsi un’autentica fortuna tra le pagine polverose di un vecchio album. Senza nemmeno saperlo, potremmo possedere un esemplare raro, magari con un errore di stampa, capace di valere migliaia – se non milioni – di euro.

In questo articolo andremo a scoprire insieme quali sono i francobolli più rari e preziosi mai emessi, quelli che oggi valgono cifre da capogiro. Analizzeremo, anche, i motivi che li rendono così speciali, dagli errori di stampa alla rarità assoluta, passando per i pezzi più ambiti sia a livello internazionale che italiano. Insomma, cosa stai aspettando? Devi solo aprire quel vecchio album, rispolverare la tua collezione e dare un’occhiata da vicino: potresti avere tra le mani un francobollo molto prezioso senza nemmeno saperlo. A volte, i tesori si nascondono proprio dove meno te lo aspetti.
Potresti avere un tesoro in casa: controlla subito la tua collezione di francobolli
Prima di andare a vedere quali sono i francobolli che valgono di più, è importante sapere da cosa dipende il suo valore. Esiste la rarità, ossia meno esemplari esistono, più è probabile che il valore salga. Anche le condizioni del francobollo devono essere perfette, ovvero colori vividi, bordi intatti, assenza di pieghe o macchie. Forse non sai che un errore di stampa può rendere un francobollo unico. Alcuni hanno valore per motivi storici o simbolici e, come per ogni oggetto da collezione, anche la moda e il mercato influenzano i prezzi.

I francobolli italiani più rari e preziosi sono: Trinacria (Regno delle Due Sicilie, 1860).
Stampato in un periodo di transizione tra il Regno delle Due Sicilie e l’Unità d’Italia, è oggi uno dei francobolli italiani più rari. Il suo valore può superare i 300.000 euro. Poi, c’è anche 3 Lire di Toscana (1851). Emesso dal Granducato di Toscana, è uno dei pezzi più ambiti della filatelia italiana preunitaria. In ottime condizioni può superare i 200.000 euro.
Troviamo anche i Gronchi Rosa (1961). Stampato in occasione di un viaggio del Presidente della Repubblica in Sud America, mostrava erroneamente i confini del Perù. Il francobollo fu immediatamente ritirato e sostituito con una versione corretta. Oggi un Gronchi Rosa autentico può valere dai 25.000 ai 60.000 euro, a seconda della tiratura e delle condizioni. Infine, Repubblica Romana (1849). Questi francobolli furono emessi durante la breve Repubblica Romana del 1849. Rari e storicamente significativi, possono valere diverse migliaia di euro.
Ne esiste uno – unico al mondo – che è il francobollo più costoso mai venduto. Si tratta del British Guiana 1c Magenta (1856). Unico esemplare conosciuto, è stato battuto all’asta per oltre 9 milioni di dollari. È stampato in magenta su carta sottile, con un disegno piuttosto semplice. Il suo valore è legato principalmente alla rarità assoluta: esiste un solo esemplare conosciuto.
Chi sa, magari in un vecchio album in soffitta si nasconde un francobollo che vale una fortuna!