Il “traghettatore dell’inferno” meteorologico sta per calare sull’Italia, pronto a trasformare il Paese in una fornace a cielo aperto.
Archiviata la breve parentesi di respiro delle scorse giornate, l’estate italiana si prepara a indossare di nuovo la sua maschera più feroce. Dall’Africa settentrionale sta avanzando Caronte, il possente anticiclone che prende in prestito il nome dal leggendario traghettatore dell’Ade, e che promette di trascinarci, nostro malgrado, in un viaggio rovente tra picchi di temperatura mai visti e un’afa soffocante.
Nei prossimi giorni, il suo abbraccio infuocato si farà totale: niente più brevi pause fresche, niente tregue notturne. La colonnina di mercurio, già in costante ascesa, è destinata a superare con disinvoltura la soglia dei 38-40°C, portando con sé il rischio di riscrivere qualche record climatico recente. E non illudiamoci che le località di montagna possano rappresentare un rifugio: l’onda di calore è così estesa da raggiungere anche le quote più elevate, dove il fresco sarà solo un ricordo.
Secondo le proiezioni meteo, il clou dell’ondata si registrerà tra domenica 10 e lunedì 11 agosto. Saranno ore incandescenti soprattutto per le regioni del Centro e del Sud, con città come Terni, Firenze, Prato e Pistoia pronte a sfiorare i 40°C. Al Nord, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e persino Trento non resteranno a guardare, con punte che lambiranno i 39°C. Ma il vero colpo di grazia arriverà dall’umidità: il tasso elevato di vapore nell’aria moltiplicherà la percezione del calore, generando la temuta “afa tropicale”.
Le cosiddette notti tropicali – quelle in cui la temperatura minima non scende sotto i 20°C – diventeranno la regola, compromettendo il riposo e mettendo a dura prova l’organismo. Non sarà raro percepire, a causa dell’indice di calore, temperature “avvertite” ben oltre i valori registrati dai termometri. In altre parole, il corpo si sentirà come se stesse affrontando un caldo da deserto umido, una combinazione tra le più insopportabili per il nostro sistema di termoregolazione.
E non dimentichiamo gli effetti a lungo raggio: in questi giorni, la qualità dell’aria tenderà a peggiorare nelle grandi città, complice la stabilità atmosferica che favorisce l’accumulo di inquinanti. Le categorie più vulnerabili – anziani, bambini, persone con patologie cardiovascolari o respiratorie – dovranno prestare la massima attenzione e ridurre al minimo le attività all’aperto nelle ore centrali.
Le previsioni indicano che Caronte non mollerà facilmente la presa. L’ondata di calore potrebbe protrarsi ben oltre Ferragosto, rendendo questo scorcio di agosto uno dei più torridi degli ultimi anni. Naturalmente, serviranno conferme dai prossimi aggiornamenti, ma l’orizzonte non lascia spazio a molti dubbi: ci aspettano giorni da vivere all’ombra, con bottiglie d’acqua sempre a portata di mano e la costante ricerca di un filo d’aria, reale o illusoria che sia.
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